Psicoterapia Bambini

Psicoterapia Bambini

Psicoterapeuta e Psicologa per Bambini a Rho

Lo psicologo infantile lavora sia con il bambino che con i suoi genitori, poiché il coinvolgimento di questi ultimi è una condizione necessaria alla buona riuscita del percorso psicologico.

Infatti il bambino vive all’interno della famiglia e questa costituisce il suo principale contesto relazionale, “il suo mondo”, che inevitabilmente influenza la sua educazione, i suoi comportamenti e le sue rappresentazioni psichiche.

Non tutti gli stati di disagio mostrati dai bambini necessitano di un intervento psicologico, in quanto alcuni sono transitori e si possono mostrare quando il minore si trova ad affrontare importanti fasi dello sviluppo (ad esempio inserimento scolastico, nascita di un fratellino…); qualora queste difficoltà dovessero persistere è invece necessario chiedere un parere ad uno psicologo poiché potrebbero incidere su una crescita sana ed armoniosa del minore.

I bambini difficilmente arrivano ad esprimere un disagio attraverso la comunicazione verbale ma possono esprimerlo anche tramite dei veri e propri sintomi fisici (cefalea, vomito, mal di pancia -senza che si riscontri una causa organica-) o mediante dei comportamenti aggressivi, paure notturne, paure immotivate, difficoltà ad addormentarsi o ad alimentarsi.

Prendere adeguatamente in considerazione tali segnali costituisce un primo passo verso la soluzione delle difficoltà.

E’ importante chiedere la consulenza di uno psicologo quando i comportamenti problematici del bambino non si attenuano nonostante gli sforzi fatti, quando si sente che le difficoltà sono troppo difficili da gestire o quando il genitore non riesce a gestire le proprie emozioni di fronte al disagio mostrato dal figlio.

Oltre all’approccio psicoterapeutico classico, utilizzo con i bambini anche la terapia E.M.D.R. che permette di focalizzare il lavoro su aspetti traumatici specifici (ad es. lutti, adozioni, separazione genitoriale, ospedalizzazioni o malattie croniche, maltrattamenti…).

Anche il sostegno genitoriale può essere svolto con l’utilizzo dell’E.M.D.R. che ha il vantaggio di circoscrivere il lavoro agli apetti relazionali e psicologici direttamente connessi alle difficoltà del minore (per approfondimenti si veda la sezione relativa alla terapia E.M.D.R.)

Sara Barletta Psicoterapeuta e Psicologa

Psicoterapia Bambini,
alcuni esempi di problematiche di cui mi occupo :

  • disturbi psicosomatici in assenza di un riscontro organico (mal di testa, mal di pancia, vomito, eczema…)
  • eventi traumatici (ospedalizzazioni prolungate, incidenti, separazione genitoriale, bullismo, lutti…)
  • problemi depressivi
  • stati di ansia (angosce di separazione, paura di non essere all’altezza…);
  • difficoltà relazionali (aggressività, eccessiva timidezza, mancato rispetto delle regole…);
  • paure protratte nel tempo (paura di una specie animale, paura di andare a scuola…);
  • problemi legati alla sfera alimentare (desiderio eccessivo di mangiare, mancanza di appetito)
  • difficoltà che riguardano il sonno (terrore notturno, incubi, difficoltà ad addormentarsi…);
  • alterazione del controllo sfinterico (enuresi, encopresi, eccessiva stitichezza)
  • difficoltà a mantenere l’attenzione e marcata agitazione motoria;
  • difficoltà emotive insorte in seguito a situazioni specifiche quali separazione coniugale, lutti, malattia grave;

Per entrare in relazione con il bambino si utilizzano il gioco e il disegno come canali comunicativi preferenziali, oltre a quello verbale che verrà usato in maniera minore o maggiore a seconda dell’età del bambino e della sua personalità.

Solitamente la consultazione è costituita da cinque incontri, di cui il primo con entrambi i genitori, i tre successivi di conoscenza del bambino e l’ultimo di restituzione di quanto osservato ai genitori.