Il lutto e la perdita
Con il termine lutto non si intende solo la morte di una persona cara, ma anche tutte quelle situazioni in cui una persona è esposta a cambiamenti o perdite, come ad esempio la separazione o il divorzio, la perdita del lavoro, l’aborto, il trasferimento da una città all’altra, le perdite economiche e di status sociale, il pensionamento.
Nello specifico, quando muore qualcuno che amiamo, perdiamo il nostro mondo; le cose non saranno più le stesse in quanto la persona amata era parte della nostra vita quotidiana e anche della nostra identità.
Oltre alla morte della persona cara spesso possono esservi anche delle perdite secondarie, legate al mondo esterno, che complicano ulteriormente il nostro vissuto emotivo.
Come, ad esempio, nel caso di una donna casalinga che deve iniziare a lavorare dopo la morte del marito e deve anche accudire i figli da sola. In questo caso vi saranno due tipi di perdita secondaria: la perdita del reddito familiare e le successive ricadute di questa condizione sull’intera famiglia, oltre al fatto di dover accudire i figli da sola.
Adattarsi alla perdita, modificare la propria identità e ricostruire la propria vita è spesso un compito davvero arduo.
Con il termine “lutto” si intendono quindi tutte le reazioni che avvengono dopo una perdita dal punto di vista psicologico, comportamentale, sociale e fisico.
Con “elaborazione del lutto” invece si fa riferimento al processo psicologico che permette di affrontare la perdita e recuperare la serenità ed il riorientamento nel presente, necessari per affrontare ed adattarsi alla perdita.
E’ doveroso premettere che il lutto rappresenta un’esperienza soggettiva e di difficile generalizzazione.
In seguito alla morte di una persona cara, viene considerato fisiologico un periodo di tristezza e di sofferenza compreso tra i 12 e i 15 mesi, dopo il quale, se lo stato depressivo si protrae, si può pensare che la problematica sia di difficile elaborazione e che inizi a costituire un disagio psicologico vero e proprio.
La terapia E.M.D.R. facilita l’elaborazione delle emozioni negative e della sofferenza promuovendo il recupero di informazioni adattive positive nella nostra mente; la persona passerà quindi da un’intensa sofferenza alla diminuzione della stessa ed al recupero di ricordi ed emozioni positive che faciliteranno l’elaborazione del lutto.
Concretamente, la dinamica clinica che caratterizza la terapia E.M.D.R. permette all’individuo in lutto di passare dalla convinzione “l’ho perso per sempre” all’idea di riuscire “a sentire una connessione e una vicinanza psicologica” con la persona deceduta.
Ciò comporterà la possibilità di sentire una vicinanza con la persona cara anche in sua assenza, senza che il dolore e la sofferenza costituiscano l’unica modalità di rimanere connessi al proprio caro.
I ricordi positivi del defunto svolgono un ruolo di ponte tra “il mondo con” e “il mondo senza “, aiutando a sentire una connessione con la persona cara anche in assenza della stessa, in modo da portare dentro di sé una rappresentazione con cui si possa mantenere una relazione simbolica anche nel presente.
La diminuzione della sofferenza e la sensazione di connessione nel presente con il defunto ci consentono di portare nel futuro la sicurezza fondamentale di aver amato ed essere stati amati, di aver dato e di aver ricevuto ed infine di aver condiviso una parte della nostra vita con una persona che ci ha fatto crescere, ci ha supportato e che ci ha insegnato dei valori e ci ha fornito una relazione che ormai è parte di noi stessi.
Questi aspetti non si perdono, ma rimangono come una parte di rappresentazione interna che ci sostiene anche in assenza della persona.
Quando il lutto può considerarsi traumatico?
In alcune situazioni il lutto può essere definito traumatico, in quanto vi sono delle circostanze che aggravano la situazione e rendono più difficile elaborare la perdita.
Vi sono alcuni fattori traumatici che incidono negativamente sul lutto:
- morte improvvisa e fulminea,
- morte causata da altre persone
- suicidio
- sofferenza emotiva o fisica della persona prima della morte
- pluralità di decessi in concomitanza tra loro
- morte prematura di una persona giovane
- morte di un figlio.
Nel lutto complesso la terapia E.M.D.R. può aiutare a superare gli ostacoli che rendono difficile una normale elaborazione del lutto, favorendo la possibilità di avere un rapporto più sereno con il ricordo della persona cara e può supportare una persona a trovare modalità di superamento della perdita in modo sano e funzionale.
LE TRE FASI DI REAZIONE ALLA PERDITA
Le reazioni al lutto possono essere di diverso tipo e possono coinvolgere gli aspetti emotivi, i comportamenti, processi mentali e le sensazioni fisiche.
Rando (cit. in Solomon R., 2022¹) descrive tre ampie fasi di reazione alla perdita, che sono:
- Fase di shock/evitamento: si tratta di una reazione naturale quando avviene una perdita, soprattutto se è stata improvvisa ed inattesa. Con il passare del tempo la sensazione di shock viene superata e lascia lo spazio alla sofferenza emotiva.
- Fase della presa di coscienza/impatto emotivo: le reazioni emotive frequenti in questa fase, man mano che la persona realizza l’irreversibilità della perdita, sono la tristezza, la disperazione, la colpa, la rabbia e l’angoscia.
- Fase di accomodamento: le reazioni diminuiscono gradualmente di intensità e l’individuo accetta la realtà del lutto, adattandosi ad una vita senza la persona amata.
LE SEI FASI DELL’ELABORAZIONE DEL LUTTO:
Da ciò si può dedurre che l’elaborazione del lutto comporta:
- Rendersi conto della perdita (elaborare la fase dell’evitamento)
- Reagire alla separazione: sentire la sofferenza e dare espressione a tutte le forme di reazione alla perdita; adattarsi alle perdite secondarie. (Elaborare la fase dell’impatto emotivo)
- Rammentare e ricordare il defunto (elaborare la fase dell’impatto emotivo)
- Rinunciare ai vecchi attaccamenti al defunto e ai vecchi assunti sul mondo (elaborare la fase dell’impatto emotivo)
- Progredire verso il nuovo mondo integrandolo con il vecchio (elaborare la fase dell’ accomodamento)
- Reinvestire sul nuovo mondo (elaborare la fase dell’accomodamento)
La terapia E.M.D.R. aiuta ad affrontare la sofferenza della perdita favorendo il processo di elaborazione del lutto ed ha come obiettivo quello di permettere di ricordare la persona amata, di recuperare con essa una connessione intima, e di provare tristezza per quanto successo, senza essere sopraffatti dal dolore.
¹Solomon (2022) Lutto e EMDR, edizione Cortina